Dalle Sicei alla Rufina lungo il sentiero GEO A  

Treno Trekking  

14 aprile 2019
Accompagnatori: Antonio e Piero

 

Le Sieci: la Pieve romanica di San Giovanni a Remole (Aldo Gavini by Creative Commons)

 
 

Questa è l'ultima escursione dedicata all'esplorazione del quadrilatero compreso tra il Mugello e la piana di Firenze, il Mugnone e la Sieve. Si tratta dell'ultima piega appeninica prima del bacino lacustre fiorentino, caratterizzata da terreni derivati dal macigno, la pietra serena, e da antichi calcari più o meno argillosi, l'alberese. Per una panoramica della zona, consultate le schede informative 2017 e 2018 (Cisto laurino, Barbiana, Sambre, Madonna del Sasso, Montiloro, Stilicone).
Anche in questo caso useremo il treno, sia per raggiungere il punto di partenza, le Sieci, che per fare ritorno in città dalla Rufina, con l'aiuto di un breve servizio navetta tra la fine della camminata e la stazione della Rufina.
Il percorso è per brevi tratti su strada asfaltata, e per il restante su strade bianche e sentieri in mezzo al bosco, su terreno accidentato solo nell'ultima parte, nell'alveo del torrente Argomenna. La lunghezza totale è di 16,30 km, passando dalla quota di 80 metri alla partenza a quella di 566 metri a Galiga. L'altezza accumulata (dislivello), cioè la somma di tutti i tratti in salita, è di 811 metri.
Secondo i criteri del CAI, abbiamo classificato il percorso di tipo E, considerando soprattutto la lunghezza e il terreno dell'ultimo tratto. Il ritorno avviene in treno e siamo quindi vincolati al rispetto degli orari, ma su questa tratta le corse sono molto frequenti, almeno fino alle ore 21:00. Valutiamo che il Gruppo dovrebbe coprire l'intero percorso in non più di 6 ore e aggiungendo due ore per le soste arriviamo a 8 ore, mettendo nel conto possibili inconvenienti. Da tutte questa considerazioni e dagli orari dei treni deriva la seguente tabella di marcia:

• Primo punto di ritrovo: stazione di Santa Maria Novella ore 7:40; l'acquisto dei biglietti di andata e ritorno (Firenze-Sieci, Rufina-Firenze) è solo comodo, ma non essenziale, essendoci una biglietteria automatica alla Rufina. Partenza alle ore 7:55 con arrivo alle Sieci alle 8:11. Ci troviamo al binario. Ricordatevi di obliterare i biglietti.

• Secondo punto di ritrovo: parcheggio della stazione delle Sieci ore 8:11.
Questo è il primo punto di ritrovo per coloro che intendono usare l'auto.

• Alle ore 8:30 ci mettiamo in marcia, l'escursione si dovrebbe concludere attorno alle 16:30 o prima, dove il sentiero incrocia via dell'Argomenna in direzione di Acone. Qui le due auto dei nostri soci che risiedono alla Rufina (Roberto e Daniela), ci traghetteranno alla stazione, con il risparmio di circa 3 km di asfalto.

• Alle 17:15 partiamo per Firenze che raggiungiamo alle 17:38. Chi vuole può cenare alla Rufina e organizzarsi di conseguenza. Come potete vedere dalle tabelle FFSS, il biglietto non implica prenotazione del posto e il costo rimane invariato con l'orario.

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Dopo aver visitato la Pieve di san Giovanni a Remole, l'escursione parte dalla stazione delle Sieci e, inizialmente, fino a Mulin del Piano, coincide con un ramo dell'anello di Monteloro che abbiamo fatto lo scorso anno. Salendo il poggio di Remole si può osservare dall'alto la vecchia fornace Albizi che tanto ha contribuito alla costruzione della Firenze capitale 150 anni fa e che è rimasta attiva fino agli anni 80.
Passiamo quindi al poggio delle Carpinete attraversando i resti di una cava che ha alimentato la fornace. Procedendo verso Nord, si riconoscono davanti a noi, la Madonna del Sasso, Santa Brigida e il poggio Ripaghera dove siamo stati più volte lo scorso anno e quello precedente.
Giunti a Mulin del Piano attraversiamo il paese e saliamo il crinale del poggio costeggiando la chiesa parrocchiale settecentesca, dalla strana pianta ottagonale, e puntando in direzione del castello di Torre a Decima. Salendo, gli ulivi lasciano il posto a un bel bosco di cerro e carpino che ci accompagna sino alla sommità occupata da i resti del Castello di Monte Croce, possente fortilizio dei Conti Guidi, distrutto dalle armate fiorentine nel 1153.
Lasciamo la strada, subito dopo il cimitero e il vecchio campo sportivo e poco prima del paese di Fornello, per visitare i resti del castello e della chiesa dei SS Miniato e Regolo. Facciamo quindi ritorno alla strada e attraversiamo il paese che forse deve il suo nome alla produzione della carbonella vegetale nei "fornelli"; riprendiamo quindi a salire fino alla sommità del crinale che separa la valle delle Sieci da quella dell'Argomenna e raggiungiamo la quota più alta a 560 metri. Prima di scollinare visitiamo sulla sinistra salendo una bella burraia, con relativa sorgente, del tutto simile a quelle che abbiamo visitato in passate escursioni salendo verso il Monte Giovi, che si trova proprio davanti a noi.

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.....Le rovine della chiesa annessa all'antico castello dei Conti Guidi a Monte Croce

Arriviamo poi a casa Campicozzoli e quindi a Galiga, tutti toponimi di origine longobarda come, del resto, è di derivazione germanica l'antica casata dei Conti Guidi che possedeva queste terre ben prima dell'anno mille. Le testimonianze medioevali sono continuamente attorno a noi, non solo nei nomi dei luoghi, ma anche nei piani bassi delle case, splendide, ma spesso dirute e abbandonate.
Galiga si trova già nella valle dell'Argomenna, questo toponimo deriva invece dall'etrusco, e da qui scendiamo verso la Sieve. La valle si chiude sopra di noi, la vegetazione è sempre più fitta e il torrente e i suoi affluenti scorrono incassati nel calcare, formando gore e cascate.
Si incontrano due mulini, Petroio e Montalto, e uno splendido, antico ponte di pietra nascosto dalla vegetazione. L'ultimo tratto del sentiero si trova nell'alveo del fiume e con qualche difficoltà si raggiunge il Ponte Pescietti, dove incontriamo la strada, via dell'Argomenna, che sale verso Acone, il borgo e la chiesa.
Qui finisce la camminata e qui ci aspettano le due auto che ci porteranno alla stazione della Rufina attraverso il paese di Montebonello, dominato dall'alta torre svettante, bianca di alberese.

Il percorso è disponibile in ViewRanger all'indirizzo:

https://my.viewranger.com/route/details/MjI0MDMwNg==

Il percorso è pubblico e quindi lo potete liberamente scaricare sia sul vostro dispositivo mobile per seguire il tracciato durante l'escursione, che su vostro PC per studiare il territorio attraversato e limitrofo. Viewranger sta diventando l'applicazione più usata nel nostro gruppo per esplorare il territorio e progettare un'escursione e i capogita sono disponibili a dare tutte le spiegazioni e l'aiuto che ci venga richiesto. Per chi usa altre applicazioni, la traccia del percorso in formato GPX è liberamente scaricabile allo stesso indirizzo.

Mangeremo a sacco, quindi portatevi da mangiare (e da bere) per gli spuntini e il pranzo che faremo durante una sosta, probabilmente a Galiga. Non troveremo sicuramente negozi di nessun tipo durante il cammino. Per il vestiario regolatevi con il meteo e vestitevi a strati. Sul crinale potremmo trovare vento, munitevi di una giacca antivento. Cappello, scarpe comode, dotate di suola aggrappante. Consigliamo scarponcelli e bastoncini. Portatevi un binocolo, sempre utile in montagna.

Per ogni altra richiesta contattate i capogita, Antonio, Piero ai numeri 3334790218 e 3291868081, anche via Whatsapp. Confermate la vostra adesione contattando direttamente i capogita entro le 12 di sabato 13/4/19.

 


 
 

 

 
     

GRUPPO TREKKING LASTRA A SIGNA

CASA DEL POPOLO TRIPETETOLO
VIA LIVORNESE,108 LASTRA A SIGNA 50055 e-mail info@lastratrekking.it

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